-
.
-
.
-
.
-
.
-
.
-
.
-
.
Scopello (Castellammare del Golfo)
Scopello
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Sicilia
Provincia Trapani
Comune Castellammare del Golfo
Territorio
Coordinate 38°04′13″N 12°49′05″ECoordinate: 38°04′13″N 12°49′05″E (Mappa)
Altitudine 106 m s.l.m.
Abitanti 81[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale 91014
Prefisso 0923
Fuso orario UTC+1
Nome abitanti scopellesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia Scopello
Scopello è una località costiera italiana, frazione del comune di Castellammare del Golfo in provincia di Trapani.
Territorio
L'abitato conta circa 80 residenti, cresciuta attorno ad un antico baglio, distante poco più di 10 km dal capoluogo comunale, che d'estate diventano circa duemila. Nei pressi si trova la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e i "faraglioni di Scopello", con l'attigua tonnara. Deve probabilmente il proprio nome ai faraglioni o scogli (in latino scopulus, in greco scopelos).
A poca distanza dal baglio si trova Guidaloca, una baia limitata dal "Pizzo della Gnacara" e dalla "Puntazza". Al suo interno si trova una grande spiaggia a forma d'arco formata da ciottoli, lunga circa 400 metri. Sul lato ovest della "cala" è presente una torre cilindrica risalente al XVI secolo, posta a guardia di quel tratto di costa.
Storia
Il primo insediamento sul promontorio dove si trova Scopello risale all'età ellenistica, poi continuato nelle epoche romana e islamica. Durante il periodo normanno fu demanio regio. Negli anni '30 del XIII secolo l'imperatore Federico II di Svevia concesse la terra di Scopello al piemontese Oddone de Camerana, e ai cavalieri lombardi arrivati con lui in Sicilia. Nel 1237 Oddone di Camerana e i suoi cavalieri lombardi si spostarono a Corleone, e l'imperatore Federico II concesse Scopello in feudo alla città di Monte San Giuliano (oggi Erice).
L'attuale borgata risale al XVII secolo ed è divisa in due parti: un baglio, che la tradizione indica come d'epoca normanna, ma risalente al XVIII secolo, e una piazzetta con la chiesa di Santa Maria delle Grazie, parrocchia dal 1961, e poche case.
Ferdinando II di Borbone elesse l'area di Scopello, con il vicino omonimo bosco, al rango di riserva reale per la caccia, visitandola due volte nel 1830 e nel 1859. A motivo di queste visite, essendo prossima l'unità d'Italia, con la spedizione dei Mille gli scopellesi si schierarono dalla parte borbonica, tanto da ingaggiare una battaglia, tra il dicembre 1862 e il gennaio 1863, con le forze piemontesi che non riuscirono facilmente ad insediarsi nella borgata.
La riserva di caccia di Scopello venne assegnata a una società statale che aveva il compito di dismettere i beni del vecchio stato borbonico e venne acquistata a prezzi bassissimi da affiliati alla mafia di Castellammare del Golfo che avevano sostenuto la causa unitaria che poi rivendettero i terreni a prezzi di mercato.
La tonnara
La tonnara di Scopello è una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia, i primi fabbricati risalgono al XIII secolo, la tonnara vera e propria fu edificata nel XV secolo da Giovanni Sanclemente e ampliata dalla famiglia Sanclemente nel corso del XVI secolo, passò quindi alla Compagnia di Gesù e infine alla famiglia Florio.
wikipedia org -
.
-
.
NOTTE DI SAN LORENZO 2019
Notte di San Lorenzo 2019: il momento migliore per vedere le stelle cadenti
La notte di San Lorenzo 2019 è la notte di agosto in cui si possono osservare le stelle cadenti. È una notte ricca di fascino e ogni anno sono milioni le persone che, con il naso all'insù attendono per vedere lo spettacolo unico delle stelle cadenti.
Qual è la Notte di San Lorenzo e come nasce la storia di questa particolare giornata? La notte delle stelle cadenti prende il nome da una leggenda, precisamente quella del martirio di San Lorenzo che, arso vivo sulla graticola, ha ricordato la forma delle stelle cadenti, quasi fossero i tizzoni ardenti che hanno portato il santo alla morte.
Come vedere bene le stelle cadenti nella Notte di San Lorenzo: tutti i consigli QUAL È LA NOTTE DI SAN LORENZO Quando si festeggia la notte di San Lorenzo? Il 10 agosto, giorno in cui nel calendario cristiano si ricordano il santo e il suo martirio. Ma attenzione: il 10 agosto non è affatto il momento migliore per vedere le stelle cadenti in tutto il loro splendore. Gli esperti consigliano di attendere almeno un paio di giorni, dunque le date migliori per vedere le stelle cadenti sono il 12 e il 13 agosto.
Le comete: storia, nomi e modelli delle stelle COSA SONO LE STELLE CADENTI? Il perché si debba attendere un paio di giorni dalla data ufficiale per vedere le stelle cadenti nella loro forma migliore, è spiegato da una questione puramente astronomica: non si tratta di stelle cadenti. La definizione di stella cadente è infatti impropria: le stelle sono caratterizzate da una luce fissa, e non "cadono" affatto. In effetti, quelle che noi vediamo, sono meteore e, anche qui, la spiegazione si deve cercare nella scienza.
Il motivo per cui queste scie luminose appaiono nel cielo terrestre proprio a metà agosto è dovuto al fatto che è in questo periodo che la Terra passa attraverso lo sciame delle Perseidi, meteore appunto. Quelle che vediamo, quindi, non sono stelle cadenti, ma Perseidi.
Astronomia: significato e storia della scienza che studia le stelle
Per vedere al meglio le stelle cadenti - pardon, meteore - meglio assicurarsi quindi di essere al buio: le luci della città non sono l'ideale per scorgere delle scie nel cielo stellato. Se si è in vacanza, quindi, meglio approfittare di prati, spiagge, parchi, e munendosi di pazienza restare tutta la notte col naso all'insù. -
.
Notte di San Lorenzo 2019
IL FENOMENO
Notte di San Lorenzo, il fascino di una stella che cade (occhi sul Sagittario)
Questa notte si ripeterà l’antico rito e miliardi di occhi si alzeranno verso il cielo a cercare le stelle cadenti per esprimere un desiderio. All’interno di ogni stella forze titaniche si scontrano irriducibilmente, con un vincitore annunciato, la gravità
Notte di San Lorenzo, il fascino di una stella che cade (occhi sul Sagittario) shadow
Questa notte, quasi ovunque nel mondo, si ripeterà l’antico rito e miliardi di occhi curiosi e incantati si alzeranno verso il cielo a cercare le stelle cadenti. Tutti pronti, al primo balenare di una scia fugace, a esprimere un desiderio, a distaccarci cioè dalla contemplazione della volta celeste per immaginare la realizzazione di un sogno terreno. Ancora una volta, lo spettacolo che ci attende richiamerà alla memoria vecchie paure e l’ancestrale sentimento di meraviglia che accese l’immaginazione dei nostri lontani progenitori.
Forze della natura
Se avremo la fortuna di godere di una serata dolce e chiara tutto ci apparirà silente e ordinato e potremo contemplare una miriade di corpi celesti che si stagliano, rassicuranti, contro il buio delle profondità più oscure. Eppure sappiamo da tempo che le stelle, tutte le stelle, sono sistemi caotici e turbolenti, teatro di uno scontro implacabile fra forze della natura. Se potessimo vedere da vicino uno qualunque di quelli che ci appaiono come astri pacifici e tranquilli vedremo un oggetto spaventoso, fatto di innumerevoli esplosioni termonucleari, moti convettivi giganteschi, oscillazioni periodiche di masse enormi e mostruosi flussi di plasma provocati da imponenti campi magnetici.
All’interno di ogni stella forze titaniche si scontrano irriducibilmente, in una battaglia che dura da innumerevoli anni, con un vincitore annunciato, la gravità. Nelle enormi fornaci nucleari che ruggiscono nei loro strati più interni si producono tutti gli elementi più pesanti fino al ferro. Quando, esaurito il combustibile, la gravità riuscirà finalmente a frantumarle, le più massicce fra esse collasseranno in maniera esplosiva e proietteranno tutt’intorno queste immense quantità di materiale.
Il fascino delle catastrofi
Se, in qualche modo, sentite il fascino delle catastrofi e il lato oscuro del nostro universo non vi spaventa, allora volgete lo sguardo verso sud, poco sopra l’orizzonte, nella costellazione del Sagittario. Se la notte sarà chiara e l’aria limpida e sarete lontani da sorgenti di inquinamento luminoso potrete vedere una sorta di chiarore diffuso. State lanciando uno sguardo verso il nucleo della nostra via Lattea, ove si nasconde il suo cuore di tenebra.
A occhio nudo non si vede granché, ma quando gli scienziati hanno usato telescopi all’infrarosso, capaci di penetrare gli spessi strati di polvere, o altri che fanno una specie di radiografia ai raggi X del nucleo galattico hanno potuto osservare nitidamente l’enorme concentrazione di stelle che si addensa in quella piccola regione del cielo e hanno scoperto fenomeni inquietanti.
Le sorprese sono cominciate quando si sono misurate le velocità orbitali di rotazione di alcune di queste stelle. Si è visto subito che c’era qualcosa che non andava: tutte si muovevano a velocità molto superiori a quelle previste; sembrava che decine di stelle orbitassero attorno al nulla, a velocità che implicavano una fortissima attrazione gravitazionale. La conclusione non poteva che essere unica: al centro della nostra galassia c’è una grande massa concentrata in un oggetto invisibile e gigantesco, pesante quattro milioni di volte più del Sole. Abbiamo fatto conoscenza con Sagittarius-A*.
Il mostro
Nel suo nucleo più interno la nostra placida Via Lattea nasconde una specie di mostro. Si materializza il peggiore degli incubi ancestrali, stiamo precipitando in un pozzo gravitazionale senza fondo, che, prima o poi, inghiottirà tutto, inesorabilmente.
Il caso ha voluto che il buco nero più vicino a noi si collochi proprio lì, al centro della costellazione nella quale il mito greco colloca Chirone, metà uomo e metà cavallo, il più abile fra gli arcieri. Chirone il mostro, nato dall’accoppiamento contro-natura di Crono, che prese la ninfa Filira sotto le forme di un cavallo. Abbandonato dalla madre, disgustata dal suo aspetto, è educato da Apollo in tutte le arti e diventa il più civilizzato fra i Centauri, suoi violenti e animaleschi consimili. È il Sagittario per antonomasia, simbolo dell’uomo che attraverso la conoscenza e la cultura supera la sua natura animale.
Sagittarius-A*, come Chirone, ci potrà insegnare a capire un mondo che ci è ostile. Il comportamento dei buchi neri super-massicci, lo studio di quelle regioni turbolente nelle quali la materia interagisce in condizioni estreme, può essere la chiave per capire questioni molto importanti, che ancora ci sfuggono. Ecco perché molti telescopi e strumenti di tutti i tipi sono puntati proprio lì, e stanno raccogliendo dati sempre più sorprendenti. -
.
-
.
-
.
Ti voglio bene perché
tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L’hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
L’hai fatto essendo te stessa.
Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amica. -
.
Ti voglio bene perché ci sei sempre
ti voglio bene perché sai ascoltarmi sempre
ti voglio bene perché sai supportarmi anche nelle cose più stupide
ti voglio bene perché mi fai sentire parte della tua vita
ti voglio bene perché riesci a capirmi subito anche solo con uno sguardo
ti voglio bene perché so che non sarò mai solo
ti voglio bene perché sai dare emozioni alla mia vita
tutto questo per dirti unicamente
"ti amo".
Salvatore Raimondo -
.