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Se guardi bene dentro uno sguardo c’è molto di più di cio’ che un occhio puo’ vedere
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I ricordi mi vedono è un componimento poetico di Tomas Tranströmer (1931-2015, Nobel per la letteratura nel 2011) che si sofferma su un mattino di questo mese (la traduzione è di Maria Cristina Lombardi):
Un mattino di giugno, troppo presto
per svegliarsi, troppo tardi
per riprendere sonno.
Devo uscire nel verde gremito
di ricordi, e mi seguono con lo sguardo.
Non si vedono, si fondono totalmente
con lo sfondo, camaleonti perfetti.
Così vicini che li sento respirare
benché il canto degli uccelli
sia assordante.. -
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Giugno
E' il mese dei prati erbosi e delle rose;
il mese dei giorni lunghi e delle notti chiare.
Le rose fioriscono nei giardini, si arrampicano
sui muri delle case. Nei campi, tra il grano,
fioriscono gli azzurri fiordalisi e i papaveri
fiammanti e la sera mille e mille lucciole
scintillano fra le spighe.
Il campo di grano ondeggia al passare
del vento: sembra un mare d'oro.
Il contadino guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.
Giosuè Carducci. -
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Se guardi bene dentro uno sguardo c’è molto di più di cio’ che un occhio puo’ vedere
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Proverbi per il mese di Giugno
La saggezza popolare lega questo mese a diversi agenti atmosferici o ai frutti della terra.
Finché giugno non è all’otto, non ti togliere il cappotto.
Giugno dipinge con mille pennelli.
Giugno freddino, povero contadino.
Giugno, ciliegie a pugno.
Giugno, grano dappertutto.
Giugno, la falce in pugno.
Giugno, luglio, agosto, moglie mia non ti conosco [variante: né acqua, né donna, né mosto].
L’acqua di giugno rovina tutto.
Particolarmente ricchi sono i proverbi che riguardano i santi di questo mese.
8, san Medardo
Se san Medardo o san Gervasio [19 del mese] piova, dopo quaranta dì rifà la prova
10, san Zaccaria
San Zaccaria, la giornata più lunga che ci sia
11, san Barnaba
Per san Barnabà, il più lungo della ‘sta.
Per san Barnabà, l’uva viene e il fiore va.
Per san Barnabà, la falce al prà.
Se piove per san Barnabà l’uva bianca se ne va; se piove mattina e sera se ne va la bianca e la nera.
15, san Vito
A san Vito il castagno è incardito, a santa Maria [15 agosto] inanimito.
Per san Vito, il merlo becca moglie e marito.
Quando piove il giorno di san Vito, il raccolto dell’uva è finito.
Se piove per san Vito, il vino se n’è ito.
19, san Gervasio
cfr supra, san Medardo, 8 del mese
22, san Paolino
Per san Paolino, bisogna aver fatto il pagliaio e il pagliaino.
Per san Paolino, c’è il grano e manca il vino; per san Frediano [18 novembre], c’è il vino e manca il grano.
Per san Paolino, ciliegie a quattrino.
24, nascita di san Giovanni Battista
A San Giovanni l’alveare spande, a san Martino [11 novembre] l’alveare è pieno.
La notte di san Giovanni entra il mosto nel chicco.
Per le guazze di san Giovanni si miete.
San Giovanni non vuole inganni.
29, san Pietro
Fino a san Pietro dategli dentro, da san Pietro in là, lasciatele andà.
Per san Pietro, o paglia o fieno.. -
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